Appena due giorni fa vi abbiamo documentato le modalità di lavaggio assai discutibii di alcuni venditori di spremute in prossimità dei Quattro Canti. Tanta indignazione, ma anche le testimonianze di alcuni commercianti che hanno espresso sollievo nel vedere finalmente il problema del commercio abusivo portato alla luce. E chiedono controlli sistematici, non solo azioni sporadiche. E vi riportiamo il racconto di qualche commerciante, ad evidenziare quanto si vede ogni giorno e ancora più aberrante di quanto si possa imamginare.
Una realtà ancora più inquietante
Dopo la denuncia sulle pratiche illegali dei venditori abusivi di spremute, emergono dettagli ancora più gravi. Oltre all’uso dell’acqua destinata ai cavalli per lavare le arance, nuovi elementi rivelano una frode su larga scala, rischi sanitari estremi e una connivenza istituzionale che permette il proliferare di queste attività.
Venditori abusivi: non solo spremute, ma frodi su alcolici e urine
Non vengono lavate solo le arance da questi pozzetti ma anche e soprattutto le mani degli abusivi e i loro strumenti per la spremitura. Vi posso dire inoltre con certezza che (fintanto che c’era l’acqua nelle fontane di piazza Vigliena) questo accadeva anche con quell’acqua contaminata da prodotti chimici utilizzati per la pulitura delle vasche per non fare formare “u lippu” nelle suddette. Inoltre in quelle stesse vasche venivano puntualmente sciacquate e lavate le sacche degli escrementi dei cavalli da parte degli gnuri.
Se ciò non bastasse, e Ve lo posso dire con certezza perché viene fatto sotto gli occhi di tutti, gli abusivi praticano quella che per i commercianti regolari viene definita “frode in commercio”. Gli abusivi non solo prelevano dai carrellati dei commercianti le bottiglie di Aperol e Limoncello, ma usano miscelare all’interno di queste bottiglie (che poi viene venduto come Aperol), acqua e bitter per dargli il colore rossastro tipico della bottiglia originale. Per quanto riguarda il limoncello, è una mistura di limoncino (ben più economico) e anche qui acqua. Da una bottiglia di bitter e limoncino vengono “prodotte” dalle 6 alle 10 bottiglie di “Aperol e Limoncello”.
Il ghiaccio che utilizzano viene prelevato con le mani dallo scomparto sottostante della bancarella apposto negli stessi secchi con cui lavano le arance, le parti dello spremitore, le pezze, i coltelli, i taglieri. Insomma tutto ciò che utilizzano. Non solo, si sciacquano anche le mani dopo aver urinato nei vicoli o dietro all’edicola che sta proprio di fianco alla chiesa di San Giuseppe dei Teatini con la stessa suddetta acqua.
Quest’acqua diventa letteralmente nera e noi commercianti queste cose le vediamo quotidianamente. Inoltre, gli operatori della rap che passano coi camioncini addetti allo svuotamento dei cestini li riforniscono di sacchetti e sacchi, probabilmente sono loro conoscenti/parenti.
Quest’anno sembra che stiano puntando tutto sull’alcool e so di casi in cui hanno venduto a dei turisti 5/6 spritz a 200€.
Oltre e chiaramente alla vendita di alcool ai minori come già comunque avete menzionato nell’articolo.
La cosa davvero aberrante è che tutte queste cose da me elencate sono state largamente denunciate via PEC a mezza giunta comunale, al gabinetto del sindaco, al prefetto, al questore ed al comando della polizia municipale e tutt’ora non si sono fatti interventi concreti per eradicare questa situazione.
Oramai nei fine settimana noi commercianti non lavoriamo più, arrivano ad essere almeno 10/11/12 e anche 14 in numero tutto intorno alla piazza.
La polizia municipale d’altro canto a partire dalle ore 19 dal lunedì al giovedì, anche se allertata più volte telefonicamente non manda mai nessuna pattuglia e nei fine settimana neanche durante l’intera giornata, giustificandosi dicendo che non sono previste pattuglie per il centro storico, che non sono previsti interventi di abusivismo commerciale o che comunque sono ridotti in numero e non riescono a intervenire come dovrebbero
Una gestione igienica aberrante
Oltre alle frodi, il commercio abusivo è caratterizzato da pratiche disgustose:
Ghiaccio prelevato con mani sporche, dagli stessi secchi usati per lavare coltelli e spremitori.
Lavaggio delle mani e degli strumenti con acqua contaminata, usata anche per pulire le sacche degli escrementi dei cavalli.
Urinare nei vicoli e poi sciacquarsi le mani con la stessa acqua usata per le spremute.
Ognuno tragga le proprie conclusioni, ognuno si prenda le proprie responsabilità, di certo non si potrà andare ancora avanti così….
Cavolo, se fosse vera soltanto la metà delle disgustose notizie riportate, ci sarebbe da far accapponare la pelle anche al più accanito sostenitore di questi zozzoni. Se continuiamo a nasconderci dietro la solita scusa che fanno così anche a … e … e poi … (aggiungete delle città italiane ed europee a vostro piacere), non faremo mai un passo verso la civiltà. Infine: è normale sentire rispondere che non sono previste pattuglie di polizia municipale nel centro Il comandante cosa ha da dire? Questa gente cosa fa tutto il giorno chiusa in ufficio? E chissà perché non mi stupisco leggendo che gli “operatori ecologici” regalano sacchi di spazzatura a questi personaggi…
Sembra leggere il racconto di un turista tornato da chissà quale paese del Terzo Mondo.
Pieno sostegno ai commercianti onesti, attuale amministrazione fallimentare, le precedenti penso addirittura conniventi, la cosiddetta pace sociale ha di fatto consegnato la città in mano a questi balordi.